

Ck Hutchison vede un 2025 imprevedibile dopo utili 2024 a -27%
Gruppo sotto pressione dopo vendita porti di Panama a BlackRock
CK Hutchison, holding del miliardario ultranovantenne di Hong Kong Li Ka-shing, ha annunciato profitti in calo del 27% nel 2024, a 17,1 miliardi di dollari di Hk (2,2 miliardi di dollari Usa), deludendo le stime degli analisti a 22,5 miliardi, scontando le tensioni geopolitiche e la domanda dei consumatori più debole, in un contesto di venti contrari. I ricavi, ha spiegato una nota inviata alla Borsa di Hong Kong che non menziona l'accordo, si sono attestati a 476,7 miliardi, in frenata sui 462 miliardi del 2023, per un dividendo unitario annuale sceso da 2,53 a 2,2 dollari. La conglomerata, finita nella disputa tra Stati Uniti e Cina per il controllo del Canale di Panama, ha ceduto a inizio marzo le attività portuali globali fuori dalla Cina, comprese le operazioni nel canale centroamericano, al consorzio guidato dal colosso americano BlackRock per 19 miliardi di dollari. Le parti prevedono un "accordo definitivo" da firmare entro il 2 aprile su Panama Ports Company, che ha in gestione due dei 5 porti del canale dal 1997 tramite concessione governativa. L'accordo è maturato dopo settimane di pressioni del presidente Usa Donald Trump, che non ha escluso un'azione manu militari per "riprendere" la via d'acqua dal presunto controllo cinese. "Nel complesso, i risultati operativi sottostanti del gruppo sono stati stabili", ha affermato il presidente Victor Li, figlio del fondatore Li Ka-shing. Quanto al 2025, l'ambiente operativo "dovrebbe essere sia volatile sia imprevedibile" e il gruppo "limiterà la spesa in conto capitale, i nuovi investimenti e si concentrerà su una rigorosa gestione del flusso di cassa". Le azioni CK Hutchison, conglomerata registrata alle Cayman, sono salite del 22% in Borsa con la svolta sui porti di Panama del 4 marzo. Pechino ha reso noto il suo disappunto la scorsa settimana con due uffici governativi che vigilano sugli affari di Hong Kong, postando articoli molto critici di testate statali che parlavano di "tradimento e svendita di tutti i cinesi". Da allora, i titoli hanno ceduto terreno, fino ai minimi da ottobre (oggi a -2,07%). Il governatore di Hong Kong John Lee ha anche detto martedì che le preoccupazioni sulla vendita "meritano una seria attenzione", aggiungendo che la città "la gestirà in conformità con la legge e i regolamenti".
P.Oliviero--LDdC