Tajani, FI è leale ma quando serve sappiamo dire 'no'
"Sull'emendamento Rai siamo stati costretti a dare un segnale"
"C'è apprezzamento per deputati, senatori e europarlamentari per il lavoro che svolgono. Siamo stati determinanti per la vicepresidenza esecutiva della Commissione Ue a Raffaele Fitto e per l'elezione di Szego all'Agenzia antiriciclaggio di Francoforte. Sono una serie di successi che abbiamo ottenuto quando siamo stati determinati. E abbiamo anche, quando è servito, saputo dire di no. Anche fra alleati è giusto pretendere rispetto". Lo ha detto il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani, in uno dei passaggi più applauditi del discorso a margine del brindisi natalizio con i gruppi azzurri organizzato alla Camera. "Noi rispettiamo tutti e vogliamo essere rispettati. Siamo stati costretti a dare un segnale sul famoso emendamento Rai: non funzionava, 420 milioni da dare alla Rai e togliendoli da altre cose non sarebbe stato positivo - ha aggiunto facendo riferimento all'emendamento della Lega su cui la maggioranza si spaccò a fine novembre -. Detto questo, non siamo fedeli, noi siamo leali con i nostri alleati. Il presidente del Consiglio sa benissimo che può contare su me e tutta Forza Italia, in tutte le istituzioni. Intendiamo continuare a lavorare in questa direzione per rafforzare il centrodestra".
L.Giordano--LDdC