La Domenica Del Corriere - Demenze, Italia guida progetto Ue per mappa completa del rischio

Demenze, Italia guida progetto Ue per mappa completa del rischio

Demenze, Italia guida progetto Ue per mappa completa del rischio

UniCattolica a capo,con ausili hi-tech si sviluppano interventi

Dimensione del testo:

Demenze, al via maxi-progetto europeo per mappare tutti i fattori di rischio genetici, ambientali e comportamentali e sviluppare interventi precoci: il progetto, finanziato per 19 milioni di euro da Horizon, vede come capofila l'Università Cattolica di Roma e il Policlinico Gemelli Irccs. Grazie alla ricerca che durerà 4 anni, si potrà capire chi è più a rischio e calibrare azioni preventive personalizzate. Avranno un ruolo chiave l'intelligenza artificiale e ausili hi-tech. . Il progetto, chiamato COMFORTage con 13 paesi europei coinvolti, è stato presentato in occasione di un Clinical Meeting organizzato da Camillo Marra, ordinario di Neuropsicologia e Neuroscienze Cognitive e direttore dell'Unità Operativa Clinica della Memoria del Gemelli, che ha il ruolo di coordinare tutti i paesi, e dirigere il programma di ricerca e l'attuazione dei 13 diversi programmi di intervento che saranno attivati in Europa. Al progetto partecipano anche Gemelli Generator e Gemelli Digital Medicine & Health, quali componenti tecnologiche e di sviluppo dei sistemi di Intelligenza artificiale nella gestione dati. Il progetto, infatti, è destinato a raccogliere un enorme dataset, che aprirà nuovi scenari e fornirà nuove conoscenze nella prevenzione e nella cura delle demenze. "COMFORTage vede la partecipazione di 29 centri in Europa con l'obiettivo di arruolare oltre 4000 pazienti (di cui 300 italiani), identificare i principali fattori di rischio di Alzheimer e di promuovere l'intervento di innovativi sistemi di riabilitazione e prevenzione basati su nuove tecnologie, intelligenza artificiale, realtà aumentata virtuale", ribadisce Marra. Il consorzio COMFORTage attiverà interventi di screening sulla popolazione sana ma con deficit cognitivo iniziale percepito anche se non clinicamente manifesto, o individui in fase molto precoce di malattia, formulando mappe di rischio e attuando interventi con l'uso delle più avanzate acquisizioni tecnologiche, strumenti innovativi che vanno dalle tecniche di realtà immersiva all'applicazione dell'intelligenza artificiale.

A.Mariani--LDdC