Influenza, pazienti cardiovascolari più a rischio complicanze
Position paper Sltl e Siprec con raccomandazioni su vaccinazione
L'influenza aumenta fino a 6 volte il rischio di infarto miocardico nella settimana successiva all'infezione, e raddoppia quello di eventi cardiovascolari acuti negli anziani. Gli adulti ricoverati per influenza presentano nel 12% dei casi eventi acuti come insufficienza cardiaca o cardiopatia ischemica, che aumentano la mortalità. I pazienti già affetti da patologie cardiache o con sistema immunitario compromesso sono maggiormente vulnerabili, ed è per questo che la Società italiana d'igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI), insieme alla Società Italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec) hanno pubblicato un position paper congiunto sul tema della vaccinazione antinfluenzale in tali soggetti. Il documento mette in luce la forte correlazione tra l'infezione influenzale e un aumento significativo del rischio di eventi cardiovascolari acuti, confermando le raccomandazioni ministeriali per i pazienti over65 e introducendo novità per gli under60 con patologie cardiovascolari. Evidenzia inoltre come i complessi meccanismi alla base di queste complicanze coinvolgano l'infiammazione sistemica, la risposta immunitaria, il danno endoteliale e gli squilibri tra apporto e richiesta di ossigeno a livello cardiaco. Gli esperti definiscono così i vaccini più appropriati all'età in presenza di patologie cardiovascolari, incoraggiando i professionisti sanitari a consultare il documento e adottarne le raccomandazioni. "La vaccinazione antinfluenzale è una questione di salute pubblica ma anche un intervento fondamentale per migliorare la qualità della vita e ridurre il carico sulle strutture sanitarie", dichiara Roberta Siliquini, presidente Sltl, cui fa eco Massimo Volpe, presidente Siprec: "È la misura preventiva più efficace per ridurre il rischio di contrarre l'influenza e le sue pericolose complicanze e pertanto dovrebbe essere raccomandata a tutti i pazienti con patologie cardiovascolari o ad alto rischio".
V.Tedeschi--LDdC