Bonanni (UniFi), serve un'anagrafe vaccinale nazionale
"Adesso monitoriamo i bambini, ma va estesa ad adulti e anziani"
"Occorre pensare a un'anagrafe vaccinale nazionale che sia estesa alla popolazione adulta e anziana. Al momento vengono riuniti a livello nazionale i dati dalle anagrafi vaccinali regionali, già attive, sulla popolazione pediatrica, di cui a breve dovremmo conoscere i risultati. Ma bisogna applicare il monitoraggio a tutta la popolazione". Così all'Ansa Paolo Bonanni, docente di Igiene presso il dipartimento di Scienze della salute Università di Firenze e coordinatore del Board del Calendario vaccinale per la Vita, in occasione della presentazione dell'edizione 2025 del Calendario presso la Fondazione Enpam a Roma. In mancanza di un sistema nazionale "siamo come una barca senza bussola: offriamo delle vaccinazioni senza avere un'idea di quanti vi abbiano aderito, con i dati che rimangono sparsi". Per Bonanni "dobbiamo essere in grado di monitorare quello che facciamo per le vaccinazioni dell'adulto e dell'anziano: le malattie infettive, che nella popolazione pediatrica grazie alle coperture vaccinali si sono ridotte, colpiscono sempre di più le popolazioni fragili e i sempre più anziani che abbiamo in Italia". Il professore evidenzia inoltre l'importanza della vaccinazione anti-Covid, uno dei temi al centro del Calendario. "Le coperture vaccinali nella popolazione over60 e a rischio sono bassissime: ci siamo stancati della pandemia, e anche dei vaccini, che dalla pandemia ci hanno fatto uscire", spiega, ricordando come "durante la scorsa stagione invernale il Covid ha fatto circa 10mila morti. per l'influenza la copertura vaccinale sta aumentando, per il Covid siamo quasi allo zero". La vaccinazione, conclude, "deve essere sempre più diffusa e soprattutto deve esserlo mediante vaccini appropriati, soprattutto per la popolazione anziana".
A.Falzon--LDdC