Crescono malattie croniche, bilancio Oms 2024 e le sfide aperte
Resta da raggiungere un accordo sul trattato pandemico
Un anno 'molto complesso', in cui i conflitti, i cambiamenti climatici, gli alti e bassi dell'economica hanno gravato pesantemente sulla salute globale, ma in cui non sono mancati i successi. Come ogni anno, l'Organizzazione Mondiale della Sanità traccia un bilancio dell'anno che sta per concludersi. Su scala globale restano molte sfide aperte. Sul fronte delle malattie non trasmissibili, per esempio, si registra una crescita allarmante del diabete (800 milioni di persone colpite), che riflette anche l'aumento dell'obesità (1 adulto su 8). Le condizioni neurologiche - dall'emicrania all'ictus alla demenza - sono la principale causa di malattia e disabilità in tutto il mondo, con più di 1 persona su 3 colpita. Le malattie infettive sono ancora una minaccia. L'epidemia da mpox in Repubblica Democratica del Congo e nei Paesi limitrofi non accenna a spegnersi e non è ancora definitivamente chiarito il caso della malattia non diagnosticata diffusasi nelle scorse settimane nel Paese africano. A fronte di queste minacce resta da raggiungere un accordo sul trattato pandemico. Durante l'anno, però, non sono mancati i progressi: sette Paesi (Brasile, Ciad, India, Giordania, Pakistan, Timor Est e Vietnam) hanno eliminato almeno una malattia tropicale negletta, come tripanosomiasi africana, lebbra, filariosi linfatica e tracoma. L'Egitto ha battuto la malaria così come Capo Verde. Il tetano materno e neonatale è stato eliminato in Guinea. Passi avanti anche nel contrasto all'Hiv: la trasmissione da madre a figlio è stata eliminata in Namibia, Belize, Giamaica e nello stato di Saint Vincent e Grenadine. "Questi risultati rappresentano il risultato di un'enorme quantità di duro lavoro per lunghi periodi di tempo", ha spiegato l'Oms.
C.Ursini--LDdC