Premio all'Iit per i robot umanoidi anti-infortunio sul lavoro
Il riconoscimento dell'Ieee al team di Daniele Pucci
La principale associazione degli ingegneri robotici mondiali, la Ieee Robotics and Automation Society, ha premiato Daniele Pucci e il suo gruppo di ricerca della Artificial and Mechanical Intelligence Unit all'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) per le ricerche condotte sul controllo dei movimenti dei robot umanoidi progettati per interagire con gli esseri umani e ridurre il rischio di infortuni sul lavoro. Il premio è stato consegnato in occasione della conferenza Ieee Humanoids 2024 a Nancy (Francia) per il lavoro che il gruppo di Pucci aveva presentato l'anno scorso alla conferenza internazionale Ieee International Conference on Robotics and Automation (Icra) a Londra. La ricerca mostra i modelli matematici, il software, le tecnologie indossabili e l'intelligenza artificiale usati per favorire l'interazione e la coordinazione tra due agenti, come un operatore umano e un robot umanoide, durante l'attività lavorativa. Attraverso la lettura e il controllo del movimento corporeo, il sistema fa sì che il robot possa intervenire in aiuto dell'essere umano quando deve compiere uno sforzo fisico, come per esempio il sollevamento di carichi. Il gruppo di Pucci ha validato tale ricerca in test sperimentali usando il robot umanoide iCub3 (una delle ultime versioni del robot iCub nato all'Iit 20 anni fa) e un soggetto umano dotato del sistema sensorizzato indossabile iFeel. Il sistema composto dal robot umanoide e dalla tecnologia iFeel è stato progettato per facilitare la connessione fisica tra un essere umano e un robot, comprendendo aspetti come la locomozione, la manipolazione, la voce e le espressioni facciali, e con un ritorno sensoriale completo composto da vista, udito, tatto, senso del peso e del contatto. Il sistema è stato sviluppato dall'Iit in collaborazione con Inail. Il sistema concepito per iCub3 si è evoluto di recente per essere utilizzato con il nuovo robot ergoCub, progettato per minimizzare i rischi dei lavoratori in tutte le attività fisiche.
E.Marmano--LDdC