Setchu, il sartoriale extra lusso perfetto come un origami
Primo show a Firenze dello stilista giapponese Satoshi Kuwata
La bellezza della costruzione di un kimono e la perfezione degli incastri di un origami, l'arte giapponese di piegare la carta che attraverso intersezioni precisissime crea oggetti perfetti. C'è molto di queste tradizioni del paese del Sol Levante dietro la collezione sartoriale extra-lusso di Setchu, il marchio ideato dallo stilista nipponico Satoshi Kuwata, che applica i principi della piegatura origami al tailoring e per questo approccio così innovativo nel 2023 ha vinto l'Lvmh Prize per i giovani designer e il Cnmi Fashion Trust Grant. Per questo è stato anche scelto come guest designer di Pitti Uomo 107. Nella sua prima sfilata di moda mai realizzata (per uomo e donna), oggi a Firenze, il dialogo dello stilista con il tema della carta è continuo: per lo show ha scelto gli spazi della Biblioteca Nazionale, che custodisce oltre otto milioni di volumi. "Quando sono nato negli anni Ottanta c'era la televisione, ma si andava in biblioteca per leggere i libri - spiega lo stilista -. Oggi abbiamo questi smartphone, le persone non vanno più in biblioteca. Vorrei portare all'attenzione anche questo tema". Con un'inedita concessione, lo stilista ha avuto la possibilità di tenere in mostra la sua collezione all'interno della Biblioteca anche nella giornata di venerdì 17 gennaio, nella sala Dante per spingere il pubblico a tornare in questi luoghi. "Il nostro approccio non è fare moda - continua - ma fare cultura". Tutto, per lui, è curato nei minimi dettagli, con una precisione sartoriale da fare invidia ai sarti delle più esclusive boutique di Savile Row, la nota via londinese sede dei più importanti etichette di moda maschile su misura. Lo stilista si è formato proprio a Savile Row e in questa collezione porta anche tre pezzi bespoke sviluppati da Davies & Sons, la più antica sartoria ancora in attività nella via londinese: un tight, un blazer doppiopetto blu con bottoni dorati e un frac, tutti realizzati con le pieghe origami tipiche del brand. Ha deciso, però, di basare il suo brand a Milano, per essere più vicino alle manifatture italiane dove acquista i tessuti e dove confeziona i suoi capi. "Uso materiali italiani di lusso molto costosi, - spiega - ho sempre voluto fare qualcosa di unico". In tutta la collezione c'è un continuo dialogo tra Giappone e Occidente. Ogni collezione nasce da un pezzo di carta origami, che viene successivamente sviluppato per diventare un capo d'abbigliamento. L'idea è quella di un approccio trasformativo che spinge chi indossa i capi a usarli in più modi: la multifunzionalità è fondamentale per Setchu. Un quadrato è il punto di partenza della collezione autunno/inverno 2025/26. Piegato a metà, prima verticalmente e poi orizzontalmente, genera altri quattro quadrati di diverse tonalità, divisi da tre pieghe. Ne consegue uno sviluppo tridimensionale che porta in passerella una collezione fatta di giacche sahariane e cappotti, camicie e blazer, una selezione di denim di altissima qualità e persino il frac. Tutto con tagli, aperture con bottoni, drappeggi, nastri e lacci che ricordano il mondo origami. Poi capi ad alto tasso di creatività come il maxi poncho, la casacca da uomo con le frange lunghe fino ai piedi e pelliccia multicolor dai volumi xxl.
S.dEsposito--LDdC